
Un silenzio che si taglia con il coltello. È quello che – in piazza San Pietro, il 27 marzo 2020 – ha accolto il Papa pellegrino solitario; ed è quello che avvolge, speriamo ancora per poco, le strade deserte intorno al Santo Sepolcro. Con questo parallelismo, il cardinale Leonardo Sandri – Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali – introduce la giornata dedicata alla Colletta di Terra santa. Un appuntamento che si rinnova ogni Venerdì del Triduo pasquale. In entrambe le scene, orientate «verso il Crocefisso», scrive il porporato, « il mondo intero si è come messo in ginocchio, supplicando la fine della pandemia, e facendo sentire tutti accomunati dallo stesso mistero di dolore».
I Paesi che beneficiano della Colletta, sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della somma. È impiegata per opere rivolte ai pellegrini e alla comunità locale; per emergenze specifiche di alcuni luoghi; per stipendi ordinari della Custodia.
Il restante 35% della somma, invece, va alla Congregazione per le Chiese Orientali, che la utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente. Un sito (www.collettavenerdisanto.it) riporta il rendiconto annuale; le modalità di versamento, aperte tutto l’anno anche per i singoli donatori; materiali e sussidi per la preghiera.
E proprio la motivazione spirituale della Colletta è rilanciata dal commissario della Custodia per il Nord Italia, padre Francesco Ielpo: «Le prossime celebrazioni pasquali ci introdurranno, ancora una volta, nel mistero della Passione, Morte e Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo e ridoneranno speranza al nostro cammino cristiano. Il Venerdì santo, poi, diventa, un’occasione per meditare le sofferenze di Cristo e rinsaldare i nostri legami di affetto, solidarietà e riconoscenza verso la Chiesa Madre di Gerusalemme dove i Misteri della nostra redenzione si sono realizzati».
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