Custodire la vita… Giornata per la vita

Custodire la vita… Giornata per la vita

Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale. Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita. Abbiamo capito che nessuno può bastare a sé stesso: “La lezione della recente pandemia, se vogliamo essere onesti, è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme” (Papa Francesco, Omelia, 20 ottobre 2020). Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione.

Questo è vero per tutti, ma riguarda in maniera particolare le categorie più deboli, che nella pandemia hanno sofferto di più e che porteranno più a lungo di altre il peso delle conseguenze che tale fenomeno sta comportando.

La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato o comunque fronteggiato con coraggio e speranza. “Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!

Il senso di questa 44esima giornata nazionale per la vita sta tutto in queste parole e in questo invito.

Sapendo che l’invito a custodire la vita non può essere associato ad un gesto, ma ad uno stile di vita complessivo, ad un modo di essere, ci sentiamo, però, di proporre comunque due due gesti concreti che siano di richiamo e di stimolo. Il primo è quello dell’adesione al progetto “adozioni a distanza” secondo la modalità proposta dalla nostra Caritas parrocchiale (Se vuoi saperne di più, clicca qui).

Il secondo gesto è quello dell’acquisto delle primule che verranno vendute sul sagrati della Chiesa e andranno a finanziare i progetti del centro aiuto alla vita della Mangiagalli (vuoi saperne di più, clicca qui).

Terzo gesto: si potranno acquistare, sempre sul sagrato della Chiesa, alcuni libri che permettano approfondimenti e riflessione sul tema della vita e della sua custodia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti leggere anche: