
Continua il percorso di catechesi sulla preghiera rivolto ai giovani e agli adulti. Nel prossimo incontro, che si terrà giovedì 09 febbraio, alle ore 21.00, non ci soffermeremo su una preghiera vera e propria, ma sullo stile che deve caratterizzare la preghiera cristiana secondo Gesù. Uno stile che Gesù esemplifica con una formula un po’ enigmatica, ma di indiscutibile potenza evocativa: “in spirito e verità”. L’incontro sarà in sala rossa.
Queste parole di s. Giovanni (4, 23-24) sono quasi diventate uno slogan . Lo si può capire benissimo, perché questa formula è una delle più suggestive del quarto vangelo . Il fascino che esercita deriva senz’altro dal suo carattere vago e misterioso, ma anche dal fatto che sembra esprimere una tendenza caratteristica della mentalità contemporanea. In tempi passati, si poteva comprenderla come un invito allo spiritualismo religioso, ossia a considerarsi liberati dalle istituzioni e dai riti («in spirito») . Oggi si tende piuttosto a vedere in queste parole del vangelo la giustificazione del soggettivismo moderno, vale a dire di questo atteggiamento emancipato che non vuole riconoscere nessun’altra norma che la sincerità personale e la cosiddetta autenticità.
Ma è veramente questo il significato che dobbiamo dargli?