La crocifissione di Masaccio

La crocifissione di Masaccio

Il Museo Diocesano propone quest’anno come spunto di riflessione per il tempo di Quaresima e di Pasqua l’esposizione della Crocifissione di Masaccio (San Giovanni Valdarno 1401 – Roma 1428): la preziosa tavola, conservata al Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli e per la prima volta a Milano, è una delle opere più importanti dell’artista toscano che rivoluziona nel suo breve ma folgorante percorso la storia dell’arte.
L’esposizione di un’opera su fondo oro, il fondo oro per eccellenza della pittura italiana, vuole essere un omaggio alla memoria del giurista e collezionista Alberto Crespi (1923 -2022), che al Museo ha lasciato la sua preziosa collezione di Fondi Oro.

La Crocifissione costituisce la cuspide di un grandioso polittico realizzato dal pittore toscano nel 1426, destinato ad una cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa e smembrato già alla fine del XVI secolo. In uno spazio definito dal prezioso fondo oro e delimitato da un arco ogivale, la tavola raffigura la Madonna, san Giovanni e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Masaccio interpreta il dramma raffigurando un dolore profondamente umano, concentrandosi solo su pochi elementi essenziali: le mani contratte che sporgono dal corpo massiccio della Madonna , le mani portate al volto del dolente e quasi larvale san Giovanni, ma, soprattutto, le braccia alzate in un incontenibile moto di angoscia di una Maria Maddalena senza volto, inginocchiata di schiena. Cristo, raffigurato frontalmente, con la testa incassata sulle spalle, presupponendo quindi una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l’abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l’umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.

APERTURE SERALI STRAORDINARIE
Martedì 14 marzo
Martedì 21 marzo
Martedì 28 marzo

Il Museo e la mostra saranno visitabili fino alle ore 22.00.

Approfondimenti

Martedì 14 marzo*, ore 18
La Crocifissione di Masaccio. Arte e Vangelo
Nadia Righi, direttore Museo Diocesano
Fra Roberto Pasolini, biblista e docente di Sacra Scrittura

Una lettura a due voci di quest’opera straordinaria: un dialogo fra arte e Vangelo, ripercorrendo le vicende storico artistiche del dipinto e approfondendo alcuni passaggi dei Vangeli della Passione.
*In occasione dell’apertura serale martedì 14/03 sono previste Visite narrate alle mostra. Info

Martedì 21 marzo, ore 18
Masaccio e la nuova primavera
Stefano Zuffi, storico dell’arte

La straordinaria Crocifissione di Masaccio costituisce lo spunto per approfondire l’opera dell’artista toscano che rivoluziona nel suo breve ma folgorante percorso la storia della pittura italiana: confrontandosi con l’antico, con la pittura di Giotto e la scultura di Donatello, Masaccio pone le premesse per la nuova arte rinascimentale.

Martedì 28 marzo, ore 18
La Maddalena
Nadia Righi, direttore Museo Diocesano

La Maddalena, spesso presente nella tradizione iconografica assieme a Maria e Giovanni nelle scene raffiguranti la Crocefissione ha nel dipinto masaccesco un ruolo di particolare importanza, diventando quasi il fulcro attorno al quale ruota tutta la composizione. Ma chi era la Maddalena? Quante sono le Maddalene e come sono state rappresentate dagli artisti? Un percorso iconografico alla scoperta di questo personaggio evangelico.

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