
La situazione del momento
L’anno pastorale 2021/22 si apre con il buon auspicio di una stagione pandemica parecchio ridimensionata rispetto al passato: ridimensionata in termini di diffusione del virus e, soprattutto, in termini di pericolosità. Il buon andamento della campagna vaccinale ci permette di guardare al futuro con un certo ottimismo. Rimane vero che a tutt’oggi l’emergenza pandemica non è superata e un’azzardata e irresponsabile negligenza rischierebbe di azzerare gli sforzi e i sacrifici fatti fino ad ora. Rimane, pertanto, l’obbligo di non abbassare la guardia e di continuare ad osservare, fino a quando sarà necessario, le misure disposte per il contrasto e il contenimento del virus.
Green pass
Secondo quanto stabilito dall’ultimo decreto promulgato dal Vicario generale della Diocesi di Milano, monsignor Franco Agnesi, per svolgere alcuni servizi pastorali caratterizzati da un particolare rischio di contagio da Covid, sacerdoti e operatori pastorali dovranno aver ricevuto almeno una dose del vaccino, o in alternativa essere guariti dall’infezione da non più di 6 mesi o aver effettuato un tampone che ha dato esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Le attività per le quali è richiesto il rispetto di tali misure sono la visita degli ammalati (salvo i casi di persone in punto di morte), la distribuzione della Comunione, gli incontri di catechismo, le attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie, i cori parrocchiali.
Sante messe e funzioni religiose
Le. S. Messe e, più in generale, le celebrazioni religiose potranno svolgersi secondo consuetudine e i fedeli potranno parteciparvi senza limitazione alcuna (non è necessario esibire il Green Pass). Unica eccezione è per coloro che presentano sintomi influenzali e respiratori, per coloro che hanno temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C e coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARSCoV-2 nei giorni precedenti. Per tutti gli altri vige l’obbligo di rispettare, nell’accedere alla chiesa, il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale (mascherina che copra naso e bocca).
I fedeli che entreranno in Chiesa per la celebrazione potranno trovare posto o sulle panche o sulle sedie. Al fine di mantenere le opportune distanze di sicurezza (1m) è necessario che chi si posiziona sulle panche si sieda nel posto appositamente segnalato dal bollino adesivo e chi si posiziona sulle sedie (già sistemate alla giusta distanza) eviti di spostarle. L’obbligo della mascherina è da considerarsi vincolante per tutta la durata della celebrazione. Per ragioni igienico-sanitarie, nei luoghi destinati ai fedeli non saranno presenti i sussidi per i canti, pertanto chi vorrà seguire i canti dovrà munirsi di sussidi propri o delle funzionalità del cellulare (i canti di ogni messa verranno indicati sul sito parrocchiale e vi si potrà accedere attraverso i QR Code disponibile agli ingressi della Chiesa). Verranno distribuiti invece i foglietti della Messa che ciascuno dovrà aver cura poi di portare a casa. Sempre per motivi igienico-sanitari non avrà luogo né la processione dei doni, né lo scambio di pace. Per le offerte passeranno gli incaricati facendo in modo di evitare contatti ed avvicinamenti eccessivo.
Finita la S. Messa e conclusosi il canto finale, i fedeli potranno uscire dalla Chiesa seguendo le istruzioni che verranno date (non si uscirà tutti insieme ma ci sarà uno scaglionamento delle uscite …) e mantenendo le distanze di sicurezza. Si eviti di creare, dentro la Chiesa e fuori dalla Chiesa, assembramenti o circoli di persone.
Indicazioni per ricevere la comunione
Al momento della comunione, i fedeli, partendo dal fondo e aspettando le indicazioni del servizio d’ordine, si avvieranno processionalmente verso l’altare cercando di mantenere la debita distanza sia con chi sta davanti, sia con chi è a lato. In ottemperanza alle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, in questo tempo di pandemia, la comunione eucaristica sarà data esclusivamente sulla mano dei fedeli. Pertanto, arrivati ai piedi dell’altare, davanti al Sacerdote o al ministro dell’Eucarestia, senza togliere la mascherina, i fedeli disporranno le proprie mani per ricevere il Corpo di Cristo e, ricevutolo, si sposteranno a lato (verso l’esterno), abbasseranno la mascherina e faranno la comunione, tornando, poi, al loro posto.
Attività dei cori liturgici
La lettera inviata dal Ministero dell’Interno ai Prefetti in data 12 agosto 2020 contenente alcune indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico permette l’attività dei cori durante le celebrazioni e le relative prove. Si dovranno seguire le seguenti disposizioni: non potrà prendere parte alle prove e alle celebrazioni chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali; chi è in quarantena o in isolamento domiciliare; chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti.
I cantori, indipendentemente dal numero, dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro, dagli altri soggetti presenti e dall’assemblea liturgica e potranno togliere la mascherina solo per l’esecuzione del canto.
Catechesi e attività educative
L’attuale situazione sanitaria e normativa permette di riprendere le attività educative per minori e per giovani, e questo vuol dire che sia il percorso di Iniziazione cristiana, sia i cammini rivolti ai preadolescenti e agli adolescenti potranno essere svolti in presenza. Naturalmente, la particolare situazione sanitaria impone l’adozione di alcune misure di prevenzione volte che permettano di svolgere gli incontri in sicurezza. Prima misura è il rispetto della distanza interpersonale di sicurezza che dovrà essere mantenuto per tutta la durata dell’incontro se esso si svolgerà in luogo chiuso. Seconda misura preventiva è l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ovvero le mascherine. Terza misura: l’igienizzazione delle mani e degli ambienti in cui si svolgono gli incontri. Ovviamente, la partecipazione dovrà essere preclusa a quanti presentano sintomi influenzali e respiratori, a quanti hanno temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C e quanti sono stati in contatto con persone positive a SARSCoV-2 nei giorni precedenti.
Nel programmare l’anno pastorale sarà, inoltre, bene tenere presente che i percorsi educativi potranno essere interrotti in qualsiasi momento e senza preavviso nel caso in cui si dovesse sviluppare un focolaio o dovesse peggiorare l’andamento dell’epidemia.
Iscrizione al catechismo e alle attività formative
Al momento dell’iscrizione ai percorsi educativi sarà necessario che la Parrocchia e la famiglia del minore sottoscrivano un patto per il rispetto delle regole ai fini del contrasto alla diffusione del virus.
Visite ai malati
Considerata la situazione attuale possono riprendere le visite ai malati sia da parte del sacerdote, sia da parte dei ministri straordinari dell’Eucarestia. È ovvio che nella casa in cui si chiede la presenza del Sacerdote o del ministro non devono esserci né positivi al covid-19, anche se asintomatici, né persone che potrebbero essere positive perché venute a contatto con positivi nei giorni immediatamente precedenti. Si chiede altresì di arieggiare ila camera prima e dopo la visita e che nella stanza ci siano meno persone possibili (lo stretto necessario). Chi avesse bisogno di contattare il parroco lo può fare tramite telefono al numero 02 8951 1442 o invii una mail all’indirizzo segreteria@parrocchiabarbarigo.it
Oratorio
Considerata l’emergenza, gli spazi dell’oratorio in questo periodo rimarranno chiusi. Il che vuol dire che in questo periodo in oratorio non sono previste attività organizzate e che non è consentita la libera frequentazione dei suoi spazi, compresi quelli all’aperto (i cortili). Il cancello d’entrata nel cortile dell’oratorio non verrà chiuso fisicamente perché via d’accesso alla Chiesa e agli uffici parrocchiali, ma bisogna – e qui è necessaria la collaborazione di tutti – che esso non diventi né luogo di gioco, né luogo di ritrovo.
Catechesi, testimonianze, incontri di formazione per adulti
Il nuovo protocollo prevede la possibilità di riprendere a svolgere in presenza gli incontri formativi rivolti agli adulti, purché l’incontro si svolga in luoghi sufficientemente ampi e nel rispetto di tutte le misure anti-Covid, quali il distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di protezione personale (mascherine). Ovviamente, la partecipazione dovrà essere preclusa a quanti presentano sintomi influenzali e respiratori, a quanti hanno temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C e quanti sono stati in contatto con persone positive a SARSCoV-2 nei giorni precedenti.